mercoledì 5 dicembre 2007

Cosa sta accadendo al Diritto allo Studio in Toscana??

Studiare, accrescere la nostra conoscenza e avere una preparazione idonea per entrare nel mondo del lavoro dovrebbe essere un diritto per tutti i ragazzi. Purtroppo molti sono gli ostacoli, soprattutto di tipo economico. Per questo motivo è stato istituito un ente denominato ARDSU, che avrebbe il compito di fornire agevolazioni per gli studenti (soprattutto i meno abbienti) quali borse di studio, servizi mensa e molti altri.
Adesso la nostra amata regione, seguendo una direttiva della finanziaria che vorrebbe "tagliare i costi della politica" accorpando alcuni enti sparsi sul territorio in enti regionali unici, ha deciso di unificare gli ARDSU di Siena, Pisa e Firenze. Si dovrebbe così avere un Consiglio di Amministrazione unico di 5 membri invece che tre distinti, ogniuno dei quali è ben più numeroso. Bella cosa, direte voi. Non Proprio, replico io.

In primis, la regione non ha fornito nè ideato un piano industriale nè un progetto di massima nè un qualunque foglio di carta con su scritto qualche dato per dimostrare il risparmio derivante da un progetto che, di fatto, non sappiamo nè sanno come sarà. Va infatti ricordato che il nuovo C.d.A. avrebbe una mole di lavoro ben più ingente facendo si che i suoi membri, giustamente, abbiano diritto a ben più ingenti rimborsi, facendo così drasticamente diminuire il risparmio derivante.
Oltre a questo va detto che molti uffici difficilmente potranno essere accentrati, in quanto necessitano di una presenza locale per funzionare al meglio, causando un ancor minore risparmio. In caso, però, questo non accadesse, al suddetto problema si sostituirebbe quello del calo del servizio offerto, dato che accentrando tutti gli uffici a Firenze difficilmente potrebbero essere ben gestiti alcuni servizi che necessitano indiscutibilmente di una presenza in loco.
Un altro pericolo a cui andiamo incontro è anche quello dell'esternalizzazione e della privatizzazione che già sono in atto, ma che sarebbero certo facilitati da un accorpamento dei tre enti.
Ultimo ma non ultimo, è il problema della rappresentanza studentesca. Da due rappresentanti degli studenti eletti dirtettamente per ogni singolo C.d.A. si passerebbe ad un unico rappresentante per tutti e tre gli Atenei, per di più eletto in un macchinoso sistema elettivo che si articolerebbe in tre distinti passaggi, annullando di fatto la sua funzione rappresentativa. Come può, con tutta la buona volontà, un singolo studente riportare in maniera chiara e forte i problemi di tre Atenei completamente differenti tra loro? Sicuramente, anche non volendo, sarebbe privilegiato quello di cui il rappresentante farebbe parte a discapito degli altri due. Questo senza considerare che il poveretto sarebbe mandato solo a discuntere con una controparte coesa e ben più numerosa.

Questo problema (non solo toscano) sarà difficilmente risolvibile in quanto la Regione si è del tutto rifiutata di prendere in considerazione le obiezioni poste dalle associazioni studentesche dei 3 Atenei. La sola cosa da fare è continuare a farsi sentire e sperare..

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