sabato 27 settembre 2008

Istruzione all'Asta


In pochi mesi il Governo Berlusconi ha già dato il via ad un imponente riforma socio-culturale dell'Italia. Un Italia di pochi, un Italia dei potenti, un Italia dei ricchi e benestanti a discapito della maggioranza della popolazione. Un processo che parte dall'immunità del Premier e dalla riforma dell'ingiustizia ai tagli alle forze dell'ordine, oramai soppiantate da soldatini di plastica mossi dalle adunche mani del Governo.
Ora il colpo di grazia dato dalla Germini, sovrintesa dal famigerato Giulio "crea buchi di bilancio" Tremonti.
Quello che si paventa all'orizzonte non è solo il buon vecchio taglio ai fondi per la scuola pubblica e all'università; è la più profonda e radicale trasformazione di una scuola allo sbando che vuol essere "esternalizzata" a privati, così da non pesare più sulle tasche dello Stato, a discapito della cultura e della conoscenza.
Alcuni numeri:
- Una delle giustificazioni alla riforma scolastica è che la spesa è fuori controllo e crea problemi importanti all'economia italiana. Non è vero!! In questi anni, secondo l'MPI, la spesa è abbasssata passando da un considerevole 4.0% del PIL ad un più modesto 2.8%
- Aumentano i docenti e diminusìiscono i bambini. Non è vero!! Dall'anno scolastico 2001/2002 fino al 2007/2008 gli alunni sono costantemente cresciuti mentre i dipendenti sono calati del 4-5% (dati MPI)
- Il 97% della spesa per la scuola è dovuta agli stipendi. Falso!! La spesa è costituita da 42 mld pagati dallo stato, più di 10 mld di regioni ed enti locali, per un totale di 52 mld circa. Per lo stipendio del personale ne vengonbo spesi 41 mld, pari al 78.8% del totale, di poco sotto ale 79% che è la media europea.
Inoltre non sono state date risposte concrete alle preoccupazioni di genitori e studenti su temi quali il tempo pieno e la riqualificazione della didattica.
Ma il meglio la Germini lo da rimodellando le università, alle quali taglierà da qui al 2013 il 20% dei fondi percepiti.
Anche qui basta poco per apire la gravità della cosa:
- I finanziamenti per gli Atenei diminuiscono di 500 milioni di euro all'anno con inevitabile aumento dei costi per famiglie e studenti e l'impossibilità di mantenere la didattica e la ricerca.
- Blocco del turnover di docenti e ricercatori (1 sola assunzione ogni 5 pensionamenti) che porterà ad un aumento del fenomeno della fuga dei cervelli dall'Italia.
-Taglio dei salari per chi lavora nelle Università.
-Trasformazione delle Università Pubbliche in Fondazioni di Diritto Privato. Ciò porterà ovviamente a meno garanzie (se ancora ve ne sono) per la libertà di ricerca e insegnamento, pochi diritti per chi lavora ma, soprattutto, si potranno iscrivere agli Atenei solo gli studenti con i soldi per pagarli, dato che le Università sempre più indebitate dovranno aumentare le tasse di iscrizione per coprire i milioni di euro che non arriveranno più nelle loro tasche dallo stato.
E' il momento di dire basta a una classe dirigente che ci vuole ridurre a piccoli servi della gleba, incastrati in classi sociali determinate al momento della nascita. E' il momento di far vedere che l'istruzione, come la sanità e i trasporti, devono essere pubblici e disponibili a tutti, indipendentemente dal reddito o dalla posizione politica.

sabato 20 settembre 2008

Come pesano

Come pesano queste giornate!
Non c'è fuoco che possa scaldare,
non c'è sole che rida per me,
solo il vuoto c'è,
solo le cose gelide e spietate,
e perfino le chiare
stelle mi guardano sconsolate
da quando ho saputo nel cuore
che anche l'amore muore.


Hermann Hesse

giovedì 18 settembre 2008

lunedì 15 settembre 2008

Caro vecchio Papa


Che è solo il tuo lavoro, già lo sappiamo, ma mica devi tirarne fuori una al giorno!
Giusto prima di lasicare Lourdes lancia "un monito contro la relativizzazione della famiglia"(ma perchè vorrano fare i colti tirando fuori queste frasone ad effetto ogni 3x2 che non ci si capisce nulla??). Il Papa, cito La Repubblica, si scaglia ancora una volta contro quelle leggi che secondo la Chiesa ''da vari decenni relativizzano in molti Paesi la sua natura di cellula primordiale della società''..La Chiesa, ha ribadito, deve opporsi alle leggi che favoriscono le unioni civili, attenendosi "con fermezza, anche a costo di andare controcorrente, ai principi che fanno la forza e la grandezza del Sacramento del matrimonio". "Spesso - ha proseguito - le leggi cercano più di adattarsi ai costumi e alle rivendicazioni di particolari individui o gruppi, che non di promuovere il bene comune della società".
Ora, che il fatto che due persone si amino e vogliano metter su famiglia senza però sposarsi fosse un male sociale lo scopro ora. Vorrei proprio capire perchè questi degeneri contaminino il mondo solo perchè non sposati; un padre ed una madre sono più o meno amorevoli con i figli solo perchè hanno o non hanno celebrato la loro unione col sacro vincolo del matrimonio? Perchè il matrimonio civile non deve essere visto come un atto di amore tra due persone come quell religioso? Forse solo perchè, probabilmente, non sono due cattolici praticanti?
Per fortuna, in uno slancio di magnanimità, ha aggiunto: "la Santa Sede desidera rispettare l'originalità della situazione francese" riguardo alla distinzione tra Stato e Chiesa. "Sono convinto - ha spiegato - che le Nazioni non devono mai accettare di veder sparire ciò che costituisce la loro specifica identità". E ci mancherebbe altro che non fosse così!!
Razzy, il Medioevo è finito oltre 6 secoli fa, aggiornati.


lunedì 8 settembre 2008

Una cosa giusta l'hai detta..

Ebbravo il vecchio Bossi!! Tra le tante stronzate che spari finalmente ne hai detta una che condivido, ancor più perchè in antitesi con ciò che vuol fare il tuo stesso Governo.
Già dai primi gorni infatti la Lega Nord, forte anche dell'ottimo risultato personale delle elezioni di Aprile, ha iniziato a puntar i piedi sulle decisioni del lider della coalizione, Silviuccio Berlusconuccio (per utilizzare un espressione di Roberto Benigni, non me ne voglia a male). Prima ha protestato perchè si dava (e si dà) troppa importanza a quella che per il Berlusca sembra essere una priorità, cioè la riforma della "Giustizia" (se ancora così si può chiamare); poi se l'è presa perchè il Premier ha detto che il "Federalismo" un è una priorità; poi c'è stato il problema dell'Alitalia, che co'sto novo gruppo dice che porta via lavoro e denaro dagli scali Milanesi.
Adesso Bossi è esploso contro la Germini, dicendo che la storia del maestro unico è 'na cazzata e che un s'ha da fare. Aulico ed educato come al solito, il pacatissimo Umberto ha detto che la Ministra è un incompetente e che di istruzione un ci capisce un emerita sega. "Per capire che cosa serve alla scuola devi averci vissuto dentro, essere stato insegnante, aver sentito l'odore della polvere" ha dichiarato il Leghista. "E' facile, se è un cattivo insegnante, che rovini il bambino" e "La scuola la prossima volta, magari, la chiederà la Lega".
Vero è che tutti i torti un li ha. E' vero che se i tre insegnanti sono tutti degli incompetenti fanno ancora più danno, ma almeno hai più speranze che almeno uno capisca qualcosa. Inoltre, con l'insegnante unico, si rischia che si prediliga troppo un settore dell'istruzione e che si lasci perdere gli altri. Per esempio un/una maestra/o che ha fatto studi classici potrebbe non essere adatta ad insegnare la matematica, o che semplicemente che la insegni troppo poco preferendo fare più ore di italiano, storia o geografia. Inoltre va detto che uno dei pochi settori dell'istruzione che va bene è quello elementare. Mentre le medie, le superiori e l'univerisità stanno facendo sempre più cacare (tipo che tra poco funzionano meglio in Zimbabwe), l'elementari sono un punto di eccellenza e vengono prese ad esempio anche all'estero. Io stesso riconosco che, avendo avuto maestre molto brave e competenti, ho fatto le medie con uno sforzo minimo, dato che molte cose le avevo già fatte e le ricordavo perfettamente. In Italia, purtroppo, quando mettiamo le mani a qualcosa molto spesso la peggioriamo. Perchè dunque rischiare?? Concentriamoci sugli alti settori, che tanto peggio di così nn si può fare (anche se conoscendo chi ci governa potrebbe anche riuscirci), e evitiamo di inserire il maestro unico SOLO per risparmiare.
Voglio dunque concludere plaudendo il buon Umberto e rivolgendogli un consiglio disinteressatissimo, anzi, superdisinteressato: Impuntati, fai polemica, incazzati come sai fare solo tu e, se un ti danno retta, mandali in culo tutti e fai cascare il Governo, che così s'impara quel nanaccio a mettere i piedi in testa a un vero Padano come te.

lunedì 1 settembre 2008

W il Presidente del Consiglio

W il Presidente del Consiglio e grazie mille per aver eliminato ogni brandello di rispetto che l'Europa aveva per il nostro Paese.

http://www.youtube.com/watch?v=IyeUl3zEJtU (parte 1)

http://www.youtube.com/watch?v=UoivuH_q5Eg&NR=1 (parte 2)

http://www.youtube.com/watch?v=aJhCzT3aYUQ (parte 3)