giovedì 29 gennaio 2009

Non c'è limite al peggio.

Dopo le parole di Papa Benedetto XVI, che ha dighiarato di non condividere le affermazioni del Vescovo Williamson, e dopo le scuse del Vaticano alla comunità ebraica un nuovo colpo mina i rapporti tra Santa Sede ed Ebrei.
Quando sembrava, infatti, che il tumulto fosse scemato Don Floriano Abrahamowicz riaccende lo scontro con le seguenti affermazioni: "I numeri - spiega il religioso - derivano da quello che il capo della comunità ebraica tedesca disse agli angloamericani subito dopo la liberazione. Nella foga ha sparato un cifra. Ma come poteva sapere?" ed ancora "Sono esistite almeno per disinfettare, ma non so dire se abbiano fatto morti oppure no". Il sacerdote della Fraternità San Pio X rilancia le tesi negazioniste del vescovo Richard Williamson convinto che "nessun ebreo è stato ucciso nelle camere a gas", e che hanno ragione i revisionisti quando calcolano che le vittime della Shoah non superano "i 200-300 mila".
Credo che le prese di posizione del Papa dovrebbero divenire più forti per dare un segnale, e se così non fosse credo che la gente si dovrebbe solo chedere "Perchè??"

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